lunedì 18 maggio 2009

INFO 09 del 18 maggio 2009

Nel periodico incontro mensile del 25 aprile con Anna (coordinatrice del progetto in Brasile) ai borsisti è stato fatta una domanda generica cioè: dove e come pensano di impiegare il corso professionale che stanno facendo e cosa prevedono per il loro futuro.

Dei 7 borsisti presenti, 2 non intendono cambiare di quartiere in cui ora abitano (leggi favela), sono molto legati a chi vi abita (parenti e amici), hanno sottolineato che nonostante le difficoltá e i rischi loro sono nati li e li vogliono stare anche per cambiare la situazione.

Gli altri 5 hanno detto che non vedono l'ora di trovare un buon lavoro per poter uscire dalla favela. La ritengono molto pericolosa e difficile da cambiare. Ma anche se lascieranno la favela hanno detto che vorranno continuare ad aiutare la propria famiglia.

Infine anche i responsabili locali del progetto (i 4 adulti di cui una è la psicologa) hanno espresso la loro opinione; loro ritengono che ci sono delle prospettive ed è quindi possibile restare in favela ed impegnarsi per trasformarla..

Si ringrazia chi ha dato e chi darà suggerimenti per migliorare questo blog

Carissimi vi aggiorno sulle attività del progetto “Pè No Chão” al 18 maggio 2009.

1) Borsisti favelados di S. Paolo.

Il 25 aprile s’è svolto l’incontro mensile dei nostri borsisti (Jaelson Pereira Miranda, Jessica Maria dos Santos Batista, Jurandir Castro da Silva, Vanuza de Oliveira, Francisco Paulo Ferreira de Lima, Rafael Pereira da Silva, Isaac Neves de Moreira) con Anna (coordinatrice del progetto in Brasile), Sr. Giacomina (responsabile di CenFIRC), Jucimara (psicologa), Bernardo (economista). Riporto qui di seguito uno stralcio della relazione dell’incontro redatto da Anna.

“In merito agli assenti (Edson Emanuel R. Gonçalvis Ribeiro, Nathaly, Juliana de Noronha Bueno, Fabiola dos Santos Matos), gli stessi ragazzi hanno deciso che bisogna creare delle regole perchè trattandosi di un solo incontro al mese è importante la presenza di tutti, anche nei confronti di coloro che stanno aiutando i ragazzi.

Per questo i ragazzi hanno decido che dal prossimo mese le assenze devono essere ben giustificate e preavvisate. Chi non giustifica l’assenza perderà 2 settimana di pranzo e chi arriva in ritardo 1 settimana di pranzo. Anna elaborerá le regole e nel prossimo incontro verranno firmate.

Il 5 aprile ci sono state le riunioni degli insegnati con i genitori. Tutti hanno partecipato tranne i genitori di Jurandir. Il padre ha dovuto pagare una multa ma si è presentato il lunedi successivo e il figlio ha potuto continuare con le lezioni.

E’ terminato il primo trimestre e alcuni sono stati rimandati in alcune materie, ma hanno già fatte le prove di riparazione e le hanno superate. La cosa piu’ importante che loro hanno sottolineato è il fatto che al corso vengono trattati come dei professionisti e non come alunni.

Abbiamo chiesto a tutti i presenti come il corso che stanno facendo potrà contribuire alla loro vita e al futuro loro e della comunità in cui vivono. La maggior parte ha risposto che potranno avere un lavoro, cosa molto difficile da ottenere attualmente. Con i soldi potranno mantenere la loro famiglia e continuare a studiare facendo l’università. Al compimento dei 18 anni e avendo un lavoro, tutti vogliono andare a vivere da soli (fuori della favela), ma sempre aiutando la famiglia. Solo due ragazzi vogliono restare nella favela perchè dicono di essere nati là e là è il loro posto. Ritengono che se avranno un buon lavoro potranno aiutare la comunità in cui vivono. Gli altri invece dicono che dove vivono è triste, è pericoloso e vogliono cambiare vita. Non si sentono sicuri dove vivono. Vogliono vivere in un quartiere piu’ calmo e tranquillo con persone migliori. Hanno sottolineato di desiderare una migliore qualità di vita.

Tutti si sono dichiarati fortunati di poter partecipare a questo corso professionale e hanno ringraziato le persone che dall’Italia e dal Brasile hanno permesso questo. Infatti, tutti hanno dichiarato che il mondo scolastico brasiliano non ha niente a che vedere con la scuola professionale che stanno frequentando. L’insegnamento “di base” (scuole elementari statali) in Brasile è povero e debole, spesso mancano i professori, non si impara quasi niente, non c’è serietà. Nella scuola professionale, al contrario, possono conoscere luoghi diversi, interagire con le persone, aumenta la loro autostima, non manca mai un professore, i professori sono meglio preparati. La cosa piu’ importante che hanno detto è che loro vedono una grande differenza con i loro colleghi di scuola che non stanno frequentando il corso professionale, e cioè che loro hanno dei sogni obiettivi, concreti, vedono un futuro davanti a loro, ma i colleghi delle scuole pubbliche no. Grazie al corso la loro autostima è migliorati, sono piu’ sicuri e noi possiamo vedere la differenza nel modo di esprimersi, di parlare, nell’espressione dei loro occhi, nella loro sicurezza.

Il prossimo incontro sarà il 30 maggio.

2) Incontro fra gli studenti IGEA/Luca Paciolo di Bracciano col dott. J. Kanu

Nel side-bar e nel post del 10 maggio del nostro blog www.penochaoromano.blogspot.com ho riassunto l’incontro svoltosi il 5 maggio nell’Istituto Luca Paciolo di Bracciano. Ho inserito l’intervento del dr. Kanu intercalato con le foto scattate da Maria Stella Leardini. Quanto prima penso di poter inserire anche il video che la studentessa Giulia Canestrari sta montando per noi.

3) Attività di sensibilizzazione a Bracciano

L’attività di informazione e sensibilizzazione prosegue attraverso il nostro blog: www.penochaoromano.blogspot.com che provvedo a tenere costantemente aggiornato.

Proseguono i contatti con i giornali locali al fine di divulgare le nostre attività.

Grazie ai commenti e ai suggerimenti ho provveduto ad effettuare delle modifiche: ho inserito dei link che permettono di approfondire alcuni temi appena accennati, ho “spezzato” in due parti i testi “troppo lunghi” e di scarso interesse per i non addetti ai lavori, ho aggiunto alcune foto, insomma sto cercando di renderlo più adeguato agli obiettivi del progetto. Vi sarei davvero grato se continuaste a mandarmi suggerimenti (NB: mi scuso se ho dovuto mettere un filtro ai commenti sui post per evitare che vengano pubblicati commenti fuori luogo come già accaduto).



Mi auguro di non avere dimenticato nulla di importante, resto comunque a disposizione per integrare o correggere le informazioni e per ogni altro chiarimento al fine di una importante e massima circolazione delle notizie e delle informazioni fra di noi.

Un carissimo saluto da Romano Angeli.

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